Basket Evolution: il tiro da 3 punti in Serie A
Bentornati su Hack a Stat! Per la rubrica Basketball Evolution, vorrei osservare come è cambiato l’utilizzo del tiro da 3 punti nel campionato di Serie A, così come nel mondo del basket in generale.
Introduzione
Il tiro da 3 oggi è un’arma imprescindibile per ogni squadra, che essa giochi in NBA, Serie A o Eurolega, anche se, come sappiamo, non è sempre stato così. Il tiro da 3 punti è stato introdotto in Italia negli anni ’80 precisamente nella stagione 1984-1985; inizialmente l’utilizzo di questa tipologia di tiro era davvero bassa e esclusiva di giocatori in spot 1, 2 e, più raramente, 3. Immagino che all’epoca vedere un ala forte o un centro tirare al di fuori dell’area fosse già eresia, figurarsi al di fuori dell’arco introdotto in quella stagione.
Pian piano però il tiro da 3 inizia a prendere piede. Comincia a diventare un’arma in più, un elemento strategico importante nell’economia di gioco, fino a giungere ai giorni nostri, dove è un fattore imprescindibile del gioco.
Crescita del tiro da 3 nel basket italiano
La crescita dell’utilizzo del tiro da 3 nel basket italiano lo possiamo notare dal grafico qua sotto, che mostra i tiri presi ogni 100 possessi da tutte le squadre nel corso delle ultime 30 stagioni:
Il sito della Lega Basket offre dalla stagione 1987-1988 i tabellini delle squadre e di tutti i giocatori, divisi per i 3 ruoli principali guardie, ali e centri. Le precedenti stagioni purtroppo non hanno questa opzione.
Detto ciò, passiamo all’elaborazione: nel corso delle stagioni esaminate i campionati sono stati giocati con differenti numeri di partecipanti e di conseguenza di partite giocate. Ho quindi normalizzato il numero totale di tiri presi da tutte le squadre facendo riferimento ad una campionato composto da 16 squadre e 30 partite giocate. I valori ottenuti da questa normalizzazione sono stati quindi ridistribuiti su 100 possessi, per ovviare alle differenze di ritmo tra le varie stagioni.
Come si può notare negli anni ’80 era il tiro da 2 punti che dominava: il gioco dell’epoca si appoggiava molto sul tiro in area; altra grande fonte di punti erano i tiri dalla lunetta. Poco meno di 15 tiri ogni 100 possessi venivano invece tentati da oltre l’arco: il tiro da 3 punti era stato introdotto da tre anni e ancora il suo utilizzo non era diffuso. Però come è facile notare ad ogni stagione i tiri da 3 presi ogni 100 possessi sono aumentati: una crescita costante e neanche troppo lenta. La stagione 2016/2017 conclusa con lo scudetto di Venezia evidenzia come i tiri presi da 3 punti su 100 possessi dopo 30 anni sono raddoppiati! Tutto ovviamente a discapito dei tiri da 2 punti, drasticamente calati; anche i tiri liberi hanno subito un calo, ma sicuramente meno netto dei tiri da 2 punti.
Motivazioni della crescita
Chiaramente però, questo grafico non mostra nulla di sconvolgente: sappiamo tutti che oggi si tira molto da 3 punti rispetto al passato e il grafico non fa altro che confermarlo; ciò che ci dovrebbe incuriosire di più è invece il tasso di crescita nel tempo. Non è raro sentire dire che nelle ultime stagioni si sia abusato del tiro da 3 rispetto al recente passato (8-10 anni fa). Ecco, il grafico invece mostra come la vera impennata sia avvenuta tra l’introduzione del tiro fino alle stagioni 2002/03 e 2003/04: si è passato da 15 tiri a 25 tiri su 100 possessi nel giro di 17/18 anni. Da quel momento in poi l’utilizzo è sempre aumentato, ma la crescita è stata più lenta. Queste due stagioni appena citate sono in effetti un punto critico del cambio di stile di gioco; fino a quel momento infatti si possono notare tendenze precise:
- Forte aumento dei tiri da 3 punti tentati;
- Forte diminuzione dei tiri da 2 punti tentati;
- Numero di tiri liberi ottenuti che rimane nel range 25-30 su 100 possessi;
Dalle stagioni successive invece le tendenze sono cambiate:
- Aumento dei tiri da 3 punti tentanti;
- Stabilizzazione dei tiri da 2 punti tentati;
- Calo dei tiri liberi ottenuti;
Questo è un particolare non banale che mi ha incuriosito. In quelle stagioni non ci furono particolari cambiamenti regolamentari/tecnici che avrebbero potuto modificare quella tendenza. Per trovare un possibile motivo di questo cambiamento dobbiamo osservare il prossimo grafico:
Questo istogramma mostra i tiri da 3 punti presi ogni 100 possessi, sempre normalizzati su un campionato a 30 giornate e considerando un campione di 50 giocatori per ruolo. Fatta 100 la somma di tiri da 3 presi in ogni stagione, gli ho suddivisi in base a chi li ha tentati: guardie, ali e centri. Possiamo così constatare come negli anni ’80 e ’90, la maggior parte dei tiri tentati da oltre l’arco erano presi da giocatori nel ruolo di guardie, mentre circa un terzo dalle ali; i centri tiravano meno del 6/7% dei tiri da 3 totali presi. Ma intorno agli anni 2000 qualcosa è cambiato: già nella stagione 2001/02 si segnala un netto aumento dei tiri da 3 presi dai centri, tutto a discapito delle guardie che per la prima volta scendono sotto quota 50%. Da quel momento in poi i centri non sono mai scesi sotto il 13%. Questo è uno dei motivi di quel cambio di tendenza che abbiamo riscontrato nel precedente grafico: in quegli anni sui campi italiani giocavano centri (o ali/centri) come Garbajose, Tusek, Smodis, giocatori che avevano mani dall’arco. Insomma si stavano diffondendo nel nostro campionato i centri atipici per l’epoca, ossia centri che non si limitavano al gioco in area, ma erano pericolosi anche oltre l’arco.
Insomma, in quegli anni stavano avvenendo i primi cambiamenti che hanno portato alla pallacanestro odierna, fatta di spaziature molto larghe dove il tiro da 3 punti risulta un’arma imprescindibile per liberare l’area.
La presenza più consistente di centri e ali forti sull’arco spiega anche il crollo dei tiri liberi e la stabilizzazione dei tiri da 2 punti: avendo meno giochi in post o in prossimità del canestro, si verificano meno situazioni di fallo su tiro. Nel basket degli anni ’80 e ’90 buona parte dei punti di centri e ali forti veniva proprio dai viaggi in lunetta dopo falli subiti in area: essendo meno presenti in area, venivano meno i viaggi in lunetta. Discorso simile per gli esterni, che in un’area meno affollata subivano meno contatti e quindi meno falli.
Per quanto riguarda la stabilizzazione dei tiri da 2 punti, è chiaro che un’area più libera abbia permesso a guardie e ali piccole maggiori possibilità di penetrazione e quindi di canestri da 2 punti.
Distribuzione dei tiri rispetto al ruolo
Quanto appena spiegato non è solo supposizione, ma è tutto visualizzabile tramite i grafici successivi. Osserviamo l’andamento dei tiri presi su 100 possessi di guardie, ali e centri nel corso delle ultime 30 stagioni.
I tre grafici ci confermano la stabilizzazione dei tiri da 2 punti dopo le stagioni 2002-03 e 2003-04; la frenata della calo di questo tiro per le guardie è il più evidente, proprio per via del maggior spazio in area che permette maggiori penetrazioni. Discorso comunque simile per le ali.
Per i centri invece la diminuzione dei tiri da 2 punti presi è meno marcata, ma pur sempre presente proprio per l’aumento dei tiri da 3 punti.
Per quanto riguarda i tiri liberi, sono le guardie e le ali ad aver avuto il calo maggiore: i centri hanno mantenuto nel tempo il numero di tiri liberi tentati, anche se un piccolo calo lo si può comunque notare.
Direi che siamo giunti alla conclusione: l’utilizzo del tiro da 3 è cresciuto davvero tanto dall’anno della sua nascita e, soprattutto, non è più prerogativa delle guardie, ma ormai è diventato un’arma importante anche per i lunghi.
È tutto, alla prossima, il vostro amichevole Cappe di quartiere.